Va pensiero, storie ambulanti

Venerdì 23 maggio 2014 alle ore 18 al CLUB AMICI DEL CINEMA, nell’ambito della rassegna Ovest.Doc sarà presentato il film VA PENSIERO, STORIE AMBULANTI (Italia 2013, 56’) di Dagmawi Yimer.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Nazionale Prendiamo la Parola con il sostegno di Open Society Foundation.

Il documentario è il racconto incrociato di due aggressioni razziste a Milano e Firenze e della complicata ricomposizione dei frammenti di vita dei sopravvissuti. Le storie dei tre protagonisti s’incrociano nel racconto delle loro drammatiche esperienze di vita e, malgrado tutto, le loro speranze di continuare a vivere in Italia, con la continua paura e incertezza di incrociare uno sguardo o un gesto che li riporti al momento dell’aggressione.

Il regista Dagmawi Yimer, rifugiato dall’Etiopia, racconta la violenza dal punto di vista di chi l’ha subita, per aiutare il “migrante” ad uscire dall’anonimato e l’opinione pubblica a riscoprire l’uomo dietro la vittima. Sarà presente alla proiezione.
Il film è stato presentato a New York nel corso di “New Directions in African Cinema”, che prevede la condivisione di opere cinematografiche innovative nel campo del cinema documentario sperimentale, e una serie di incontri con le firme emergenti del documentario africano e afro-americano. Ha vinto il Premio Extr’a per il Miglior Film italiano girato nei tre continenti o su tematiche relative all’immigrazione e all’integrazione nello storico Festival del Cinema d’Africa, Asia e Latino America di Milano. Il premio è stato assegnato con la seguente motivazione: «Due storie parallele, due eventi di violenza e di razzismo, raccontati in modo alternato dalle vittime, con un tono di voce che però non ha perso la speranza nell’umanità e la voglia di andare avanti...».
L’Associazione Nazionale Diritti degli Immigrati, Profughi e Richiedenti Asilo è formata da persone immigrate o di origine straniera, con appartenenze generazionali, politiche, culturali, sociali, religiose e nazionali diverse, che conoscono per esperienza diretta e personale gli effetti delle diverse manifestazioni del razzismo, della xenofobia e delle deroghe al diritto che colpiscono principalmente persone di origine straniera. Vogliono essere considerate una parte attiva della società, contribuire con il loro lavoro e con le loro risorse alla ricchezza materiale e simbolica dell’Italia; rifiutano la vittimizzazione che lede la loro dignità e il paternalismo che inferiorizza e rende passivi.
Il regista sarà presente alla proiezione.
Ingresso libero.

 

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