Sampierdelcinema. Quando la corruzione ci circonda

Giovedì 14 aprile si terrà il quarto incontro di Sampierdelcinema dal titolo indubbiamente intrigante, “La corruzione”, tema quanto mai attuale e coinvolgente. Il sottotitolo recita così: «Come un cancro, o meglio come un nido di termiti che consuma dall’interno il legno fino a sfibrarlo, a sfarinarlo, ad annientarlo, così la corruzione si insinua nel tessuto sano della società, succhiandone la linfa e aggredendone le funzioni vitali». «Furto di democrazia – l’ha definita il presidente Mattarella –, e forse non basta: è un’iniezione che ci sfiora sempre, che spesso ci tocca da vicino e ci fa del male».

La corruzione indica, in senso generico, la condotta di un soggetto che, in cambio di denaro oppure di altre utilità e/o vantaggi, agisce contro i propri doveri ed obblighi. Questo fenomeno ha molte implicazioni, soprattutto dal punto di vista sociale e giuridico. Ad esempio la corruzione endemica si verifica quando la corruzione non è più un atto isolato, ma quando diventa un atto comune, direi anche “consuetudinario”. Oggi sentiamo parlare di corruzione quasi quotidianamente, in tutti i campi, e le sue frontiere si sono via via allargate: dal fatto personale, amicale, a quello che coinvolge tutta una città, tutta una regione, tutto un Paese e anche altri stati al di fuori esso.
Scandali finanziari, le riprese o le telefonate dei “soliti furbetti”, scandali nel mondo dello sport, nel mondo degli appalti pubblici, la concussione, il trasferimento di denaro all’estero, gli scandali edilizi, procedure pubbliche che coinvolgono banalmente la manutenzione delle strade, i servizi per i disabili, gli ospizi, gli affitti “generosi” di case, le distorsioni dovute alle violazioni dei generi alimentari,…. e via di seguito! L’elenco sarebbe troppo lungo e va dal piccolo tornaconto personale ai grossi scandali che investono milioni (o miliardi) di euro. Il risultato finale è quello di insinuarsi in un processo economico che fatica ad essere sano, a volte con esiti direi pure devastanti.
I relatori di quest’incontro saranno: Ferruccio Sansa, giornalista, che ci proporrà un excursus di fenomeni di corruzione che quasi quotidianamente incontriamo nei nostri giornali e, ahimè, nella nostra vita – Giovanni Maria Flick, avvocato, giurista, uomo delle nostre istituzioni, che ci presenterà il risvolto giudiziario legato alla cultura dell’illegalità, la sensazione di insicurezza diffusa dal vedere attorno a noi il proliferare della corruzione, ma al tempo stesso il diffondersi di una cultura delle regole e di una dignità di cui l’uomo sente profondamente di essere padrone – Tano Grasso, presidente della Federazione associazioni antiracket, che mostrerà un caso particolare di corruzione coi fenomeni dell’usura, della mafia, della lotta alla liberalizzazione dell’impresa.
Come sempre l’appuntamento è alle ore 18 presso la sala del Club Amici del Cinema, alle ore 20 seguirà la solita “apericena” e alle 21 lo storico film Le mani sulla città di Francesco Rosi, nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna.

 

 

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