Cine Playlist di Andrea e Sonia

È una playlist a 4 mani che nasce da film che saranno per sempre tra i preferiti, che ci piacerebbe rivedere su grande schermo, capolavori appena scoperti e un titolo dell'ultima stagione e che sia di speranza di tornare al cinema per vedere il Cinema.
Grazie per la vostra dedizione e per essere ancora un riferimento tra chi ama il cinema.
Il ventaglio di Lady Windermere, Usa 1925, Regia di Ernst Lubitsch. Oscar Wilde letto da Lubitsch è un capolavoro: il regista berlinese si cuce addosso la commedia e ne fa un trionfo di stile, eleganza e misura; ancora oggi, dopo quasi cent’anni, inarrivabile.
Primo amore, Usa 1928, Regia Paul Fejos. Una New York fagocitante individui solitari fa si che due unicità si incontrino, magicamente, fra le giostre di Coney Island per poi perdersi.. Uno dei film più poetici mai visti.
Freaks, Usa 1032, Regia Tod Browning. Una favola a lieto fine in cui i “mostri” e gli “orchi” fanno la parte degli eroi, si difendono e, senza pietà, si vendicano. Indimenticabile.
L’impareggiabile Godfrey, Usa 1936, Regia Gregory La Cava. Una delle commedie più divertenti di sempre che non perde, con il passare del tempo, minimamente brio, grazie ad una sceneggiatura formidabile e al talento comico de “l’uomo ombra” William Powell e di una straordinaria Carole Lombard.
La volpe, GB 1950, Regia Michael Powell ed Emerich Pressburger. Una fiaba tratta dal folklore inglese, una ballata sull’amore, la vita e la morte. L’uso del colore nella campagna britannica fra Galles e Inghilterra non è mai stato così bello. Un film indimenticabile, una meraviglia.
La morte corre sul fiume, Usa 1955, Regia Charles Laughton. Un’altra favola scura, cupa, gotica. Un film in cui si possono trovare tracce di ogni genere cinematografico con un immenso Robert Mitchum con le dita tatuate di Amore e Odio.
Nubi fluttuanti, Giappone 1955, Regia Mikio Naruse. Una storia d’amore folle, sullo sfondo il Giappone postbellico. Fotografia e dialoghi indimenticabili, un film di rara bellezza.
La rabbia giovane, Usa 1973, Regia Terence Malik. La fuga di una coppia di assassini sulle strade periferiche di un’America ormai perduta. Nessuno prima di allora, ad eccezione di Sam Peckimpah, aveva saputo trattare la violenza con tanto distacco e ironia.
Alice nelle città, Germania Ovest, 1974, Regia Wim Wenders. Primo film di una stupenda trilogia on the road, un viaggio unico negli Stati Uniti per una bambina e Rudiger Vogler fra paesaggi sconfinati, malinconia e polaroid.
Dio è donna e si chiama Petrunya, Macedonia, 2019 Regia Teona Strugar Mitevska. Il film macedone è, tra quelli proposti nell’ultima stagione, quello che, per colori, paesaggi, dettagli ed espressioni merita la dimensione naturale del grande schermo. La storia di Petrunya è la storia di chiunque che, sepolto in un empasse, prova a tirare fuori la testa per respirare.

 

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