LUNEDÌ 21 ore 15.30 - FOLLEMENTE di Paolo Genovese con Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Marco Giallini, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo, Claudio Santamaria, Italia 2025, 97’. La nostra mente è un posto molto affollato, siamo tutti pluriabitati con tante diverse personalità che devono convivere tra di loro. Razionali, romantiche, istintive, a volte folli. Ma chi comanda veramente? FolleMente è la storia di un primo appuntamento, una divertente commedia romantica che ci fa entrare nei pensieri dei due protagonisti per scoprire i meccanismi misteriosi che ci fanno agire. Le varie personalità avranno voce e corpo e le vedremo discutere, litigare, gioire e commuoversi per cercare di avere il sopravvento e prendere la decisone finale. ore 18.30 - INSIDE OUT 2 di Kelsey Mann, Animazione, USA 2024, 96’. Targato Disney-Pixar, "Inside Out 2" torna nella mente di Riley - da poco entrata nell'adolescenza. Sebbene le sue emozioni siano diventate una squadre ben coordinata, tutto viene messo a soqquadro da un evento completamente inaspettato: l'arrivo di nuove Emozioni! Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto non sanno come interpretare la presenza di Ansia e i suoi amici: Imbarazzo, Ansia, Invidia e Ennui.
MARTEDÌ 22 LEZIONI DI CINEMA presentazione del libro C’ERAVAMO TANTO AMATI Gremese Editore, 2024 alla presenza dell’autore PAOLO SPERANZA Auditorium Centro Civico BURanello ore 16.30 - ingresso libero
MARTEDÌ 22 AKIRA KUROSAWA RISCOPERTO E RESTAURATO ore 19.30 - SANJURO versione originale con sottotitoli italiani prima visione per Genova
MERCOLEDÌ 23 LEZIONI DI CINEMA CINEMA E RESISTENZA Auditorium Centro Civico BURanello ore 17.00 - ingresso libero
GIOVEDÌ 24 MARLENE DIETRICH IL FASCINO CRUDELE ore 18.30 - L’ANGELO AZZURRO versione originale con sottotitoli italiani copia restaurata dalla Cineteca di Bologna prima visione per Genova di Josef von Sternberg con Emil Jannings, Marlene Dietrich, Kurt Gerron, Rosa Valetti, Hans Albers, Germania 1930, 108’. Capolavoro indiscusso del primo cinema sonoro tedesco, L’angelo azzurro lanciò un nuovo mito femminile che avrebbe influenzato la storia, non solo del cinema. L’ambigua, sensuale, cinica cantante di cabaret Lola Lola è un personaggio iconico, il primo che Marlene Dietrich interpretò nel suo lungo sodalizio (otto film) con Joseph von Sternberg, il regista che ne plasmò l’immagine di donna fatale, libera ed emancipata. Dotata di una bellezza, di un fascino, di qualità attoriali fuori scala, Marlene Dietrich è molto più di una diva, è una delle grandi figure femminili del Ventesimo secolo, capace di sfidare e modificare le norme della società. “La sua Lola Lola, che la scaraventò sotto i riflettori, è il trionfo di eros e thanatos per la cultura europea. Il professore che cede al suo fascino roco ed erotico è un esempio della crisi di Weimar. Star e Storia per sempre insieme in un film a suo modo perverso” (Roy Menarini). OVEST.DOC ore 21.00 - FRANCESCO GUCCINI “FRA LA VIA EMILIA E IL WEST”
VENERDÌ 25 ore 15.30 - FOLLEMENTE OVEST.DOC ore 18.30 - FRANCESCO GUCCINI “FRA LA VIA EMILIA E IL WEST” di Giuliano Nicastro, Concerto, Italia 2024, 90’. Un appuntamento unico per far rivivere sul grande schermo ai fan del cantautore tutte le emozioni della serata epica del 1984. Un Concerto memorabile che è stato festa tra amici e session allargata, con un forte desiderio di condivisione Nel 1984 il manager Renzo Fantini e Nicola Sinisi, allora assessore alla cultura del Comune di Bologna, cercano di convincere un riluttante Francesco Guccini a tenere un concerto in Piazza Maggiore a Bologna. L'occasione è data dai vent'anni di carriera di Guccini e di "La canzone del bambino nel vento" (anche nota come "Auschwitz"), da lui scritta ma incisa prima da Equipe 84. È lo stesso Guccini a raccontarlo, nell'intervista che introduce (11 minuti circa) le immagini di quel concerto, effettivamente tenutosi il 21 giugno 1984 in quell'affollatissima piazza e nei suoi dintorni. Così strapiena di gente che a un certo punto il cantautore dovrà anche segnalare ("mi sembra di essere a Rimini") una bambina persa e ritrovata che aspetta i suoi genitori in una via del centro. In poco meno di 80 minuti di performance sfilano sul palco molti amici di Guccini, dai meno noti Viulàn (quartetto di voci e chitarra che performa una ninna nanna in dialetto dell'Appennino modenese) a uno spumeggiante Paolo Conte, di cui Fantini all'epoca era pure manager, dalla semisconosciuta cantante folk Deborah Kooperman a Franco Ceccarelli e Victor Sogliani di Equipe 84 fino ai Nomadi, Pierangelo Bertoli e Lucio Dalla. ore 21.00 - FOLLEMENTE
SABATO 26 ore 15.30 - FOLLEMENTE MARLENE DIETRICH IL FASCINO CRUDELE ore 18.30 - L’ANGELO AZZURRO versione originale con sottotitoli italiani copia restaurata dalla Cineteca di Bologna prima visione per Genova ore 21.00 - FOLLEMENTE
DOMENICA 27 ore 15.30 - INSIDE OUT 2 ore 18.30 - FOLLEMENTE
LUNEDÌ 28 - RIPOSO
MARTEDÌ 29 MARLENE DIETRICH IL FASCINO CRUDELE ore 19.30 - L’ANGELO AZZURRO versione originale con sottotitoli italiani copia restaurata dalla Cineteca di Bologna prima visione per Genova
MERCOLEDÌ 30 LEZIONI DI CINEMA MARLENE DIETRICH IL FASCINO CRUDELE Auditorium Centro Civico BURanello ore 17.00 - ingresso libero
MERCOLEDÌ 30 ore 18.30 - FOLLEMENTE OVEST.DOC ore 21.00 - FRANCESCO GUCCINI “FRA LA VIA EMILIA E IL WEST”
GIOVEDÌ 1 MAGGIO ore 15.30 - INSIDE OUT 2 ore 18.30 - THE BRUTALIST di Brady Corbet con Adrien Brody, Felicity Jones, Guy Pearce, Joe Alwyn, Raffey Cassidy, USA / UK / Ungheria / Canada 2024, 215’ (con intervallo). Il film racconta la storia dell'architetto László Tóth. La vicenda è ambientata al termine della Seconda Guerra Mondiale. László, di origini ebree, è un allievo della scuola del Bauhaus, visionario, intransigente e pronto a lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra e della persecuzione dei nazisti. Si reca negli Stati Uniti, lasciando sua moglie e la nipote a Budapest per alcuni anni. Una volta arrivato nel nuovo mondo, nella terra delle possibilità, László prende contatti con suo cugino Attila, in Pennsylvania. Tuttavia i due entrano in contrasto e Attila caccia via László lasciandolo in povertà. Rimasto senza mezzi, senza contatti o prospettive per il futuro, l'architetto accetta i lavori più umili e sopravvive a stento, patisce la fame e cade vittima dell'abuso di droghe. Quando ormai sembra che la sua vita sia destinata a finire così, un ricco imprenditore - Harrison Lee Van Beuren - lo contatta per ingaggiarlo per la costruzione di un monumento. Un'opportunità come questa capita solo una volta nella vita: Van Beuren sta offrendo a László la realizzazione di tutti i suoi sogni e l'unica cosa da fare è accettare l'offerta. Questo evento cambierà la sua vita per i prossimi trent'anni. Premio Oscar come miglior attore protagonista a Adrien Brody, Leone d’argento per la regia alla Mostra del Cinema di Venezia. Una curiosità: il titolo, The Brutalist, deriva dalla corrente architettonica del brutalismo, di cui il protagonista è un esponente: all’estetica, esso preferisce la struttura in maniera piuttosto netta.
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