Omaggio a Paolo Saglietto un regista dimenticato

Giovedì 16 Febbraio il Club Amici del Cinema nell’ambito del Missing Film Festival. Lo schermo perduto 20° edizione in collaborazione con Cineclub Fotovideo Genova presenta Omaggio a Paolo Saglietto.

Gli appuntamenti in onore del regista imperiese (scomparso nel 1973 a soli 49 anni) si terranno alle ore 17,30 presso la Mediateca del Centro Civico Buranello di Sampierdarena e alle ore 21 alla Sala Incontri Coop Terminal Traghetti.

Nel corso dei due incontri, ad ingresso gratuito, verranno proiettati sette cortometraggi di Paolo Saglietto: Il molo (1950), Italia Brand (1953), Cinema italiano in provincia (1954), Le spalle al mondo (1968), Vivere morire (1970), Il Barbaro (1971), Pittori con le ali (1971).

Saranno presenti: Andrea Falciola, nipote del regista e esercente “storico” del cinema Centrale di Imperia; Ilaria Orazzini esperta di cinema, Elvira Ardito e Giancarlo Giraud curatori della manifestazione.

L’iniziativa del Missing Film Festival si collega ad una serie di eventi del 2011 in provincia di Imperia, realizzati intorno alla figura di questo regista “dimenticato”. La filmografia di Paolo Saglietto comprende ben trentatré cortometraggi e un solo lungometraggio (il film per ragazzi “Il pupo del K.O” 1957). Il regista fece del cortometraggio la sua essenziale forma d’espressione, affrontando con esso i temi più disparati uniti, però, dal medesimo stile refrattario alla linearità e da una costante attenzione al linguaggio, alla musica e alla composizione dell’inquadratura. I temi dei suoi film spaziano dalle tematiche neorealiste (Il molo) alle arti figurative (Pittori con le ali), dalla letteratura (Il barbaro) alla poesia (Le spalle al mondo), dalla sociologia (Vivere morire) alla psicologia (REM), con un occhio particolarmente attratto dall’opera di artisti tormentati e inquieti. Soprattutto nei film girati durante gli ultimi cinque anni della sua carriera appare evidente l’interesse ad esplorare “la caduta” dell’uomo contemporaneo e la sua disperata ricerca di vie di fuga.

Le prime produzioni del giovane Saglietto raccolte sotto le sigle di Chimofilm (1953-54) e la Riviera Film (1956-59) sono autoprodotte con il contributo economico di parenti e amici. Occorre notare però che Saglietto per i suoi film si avvalse sempre della partecipazione di eccellenti collaboratori per citarne solo alcuni: Emilio Cigoli, Cesare Vico Ludovici, Franco Potenza.

Nel 1965 l’approdo alla Corona Cinematografica, avvenuto grazie alla presentazione di Pier Paolo Pasolini, rappresentò la svolta per il regista, che finalmente ebbe il supporto di una vera e propria casa di produzione. Tale appoggio gli permise di ottenere prestigiosi riconoscimenti in numerose rassegne e festival Nastro d’argento 1971 per Il barbaro, e Osella d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1970.

 

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