“Gesù nostro contemporaneo – il volto di Gesù nel cinema e nella cultura” |
"Il Dio in cui si crede, o non si crede, il Dio di cui anche oggi si discute, in Occidente e in gran parte del mondo – ad esempio in Russia e in America Latina – è, in sostanza, il Dio che ci ha proposto Gesù di Nazareth. Ed è vero pure l’inverso: se Gesù di Nazareth è importante anche oggi per tanti uomini e donne, è perché essi sono convinti, o almeno sperano, che egli abbia un rapporto speciale, anzi unico, con Dio”. Si comincia da martedì 3 aprile dove, alle 16,30, sarà proiettato ad ingresso gratuito “IL VILLAGGIO DI CARTONE” di Ermanno Olmi, un film che narra la storia di un vecchio parroco che viene privato della sua missione in quanto la chiesa non serve più e viene svuotata di tutti gli arredi sacri, compreso il grande crocifisso sopra l'altare. Restano solo le panche in uno spazio vuoto. Il vecchio prete sembra non sapersi rassegnare a questa sorte mentre il sacrestano ne prende atto. Ma, di lì a poco, un folto gruppo di clandestini in cerca di rifugio entra nella chiesa e, con panche e cartoni, vi installa un piccolo villaggio. Il sacerdote vede la sua chiesa riprendere vita. Alle 21,15 dello stesso giorno si prosegue con una tavola rotonda sul tema. Saranno presenti Mons. Dario Edoardo Viganò, presidente dell’Ente dello Spettacolo che ha al suo attivo svariate collaborazioni tra cui quella con l’Ufficio Cinema della Conferenza Episcopale Italiana, Egidio Banti presidente, a Sarzana, del Centro di formazione e cultura "Niccolò V", che opera quale centro di cultura dell'Università Cattolica del "Sacro Cuore" e Giovanna Riu, critico d’arte, già consigliere dell’Istituzione per i Servizi Culturali della Spezia, collaboratrice di riviste d’arte a carattere nazionale, organizzatrice di mostre ed autrice di numerosissimi saggi sull’arte moderna. Modererà la tavola rotonda Riccardo Sottanis, giornalista, ex caporedattore de “IL SECOLO XIX” ed attualmente impegnato in programmi di approfondimento su Tele Liguria Sud. Alle 16,30 di sabato 7 Aprile, sempre ad ingresso gratuito, concluderà la rassegna: “IL VANGELO SECONDO MATTEO” di Pierpaolo Pasolini che vanta numerosi riconoscimenti anche in ambito cattolico, sebbene il movimento opinionista del tempo (erano i primi anni ’60) avesse contrastato l’opera. A coloro che lo avversavano Pasolini rispose: "[...] io ho potuto fare il Vangelo così come l'ho fatto proprio perché non sono cattolico, nel senso restrittivo e condizionante della parola: non ho cioè verso il Vangelo né le inibizioni di un cattolico praticante (inibizioni come scrupolo, come terrore della mancanza di rispetto), né le inibizioni di un cattolico inconscio (che teme il cattolicesimo come una ricaduta nella condizione conformistica e borghese da lui superata attraverso il marxismo)".
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