Il Missing Film Festival presenta, sabato 14 aprile 2012, a Balestrino (SV) all’auditorium delle antiche scuderie del Marchese del Carretto una serata ad ingresso gratuito dedicata al documentario. Il programma Filmakers d.o.c. comprende alle 20,30 IOLANDIA di Carla Grippa, Stefano Lanini, Silvia Mucci, Simona Piras e PER VIE TRAVERSE. RACCONTI DAL GHETTO DI CROCE BIANCA di Marco Bertola e Carla Grippa.Nel corso della serata sono previsti l’incontro con gli autori e la degustazione di vini e prodotti locali.
IOLANDIA È un documentario che racconta la storia di Iolanda, una donna di 62 anni, emigrata in gioventù dalla Sardegna e arrivata nel centro storico di Genova, dove ha vissuto per trent’anni prima di essere trasferita in una periferia degradata, lontana da tutto e da tutti. Ogni giorno Iolanda intraprende un “lungo viaggio” a ritroso verso il centro, per ritrovare la vivacità e il calore del suo vecchio quartiere, che cambia velocemente sotto i suoi occhi ma in cui incontra ancora molte delle persone che hanno colorato il suo passato. È sua nipote Iole che ci accompagna in questo percorso quotidiano, fatto di attese, incontri, scommesse che tentano di colmare questo vuoto. Ma il percorso di Iolanda non è solo personale: a partire dagli anni Settanta molti dei vecchi abitanti del centro storico genovese sono stati spostati in periferie povere di infrastrutture e servizi, luoghi irrisolti in cui ancora oggi domina l’architettura degradata e l’urbanistica fallita. Iolandia è stato girato interamente nell’arco di una giornata tra il centro e la periferia di Genova: 7 ore di riprese, un pedinamento camera a mano, dalle quali sono stati estratti 20 minuti che focalizzano l’attenzione su una esperienza del tutto personale ma che restituiscono una percezione comune a tutti coloro che si trovano a vivere la stessa situazione.
PER VIE TRAVERSE. RACCONTI DAL GHETTO DI CROCE BIANCA Il Ghetto di Croce Bianca è una piccola porzione del Centro Storico di Genova che, a discapito della centralità geografica di cui gode, è sempre stata ai margini dello sviluppo cittadino e tuttora versa in gravi condizioni di degrado. Da sempre quest’area è, inoltre, destinata alla residenza delle fasce più deboli della popolazione ed ha subito, nel tempo, gravi processi di dequalificazione sia del patrimonio edilizio che del tessuto sociale. All’interno vi coabitano mondi sociali anche opposti, che si integrano, che si sovrastano, che si mischiano: mondi dentro altri mondi; una fusione di “culture” in un luogo che, ancora oggi, pur avendo immagazzinato molta memoria, sembra vivere nel sottosuolo di una città misteriosa e contraddittoria. Con questo documentario si cerca di catturare e restituire tutta quella pluralità di fenomeni che identifica e caratterizza questo ghetto, raccogliendo le storie di vita che mettono in luce il rapporto persona-ambiente.
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