Fantastique 100 film sui muri alla Mediateca

MOSTRA DI LOCANDINE DEDICATE AI GENERI CINEMATOGRAFICI ANNI ’50 - ’70
(COLLEZIONE FRANCO FOCO)

A CURA DEL CLUB AMICI DEL CINEMA

NELL’AMBITO DELLA 21MA EDIZIONE DEL MISSING FILM FESTIVAL
PROGETTO SPECIALE DEI CGS CINECIRCOLI GIOVANILI SOCIOCULTURALI

Racconto di momenti del cinema di genere (fantasy, fantascienza, horror, thriller) secondo Franco Foco, grande cinefilo, esperto di cinema fantastico, programmatore di sale al tempo stesso d’essai e popolari (l’Instabile e l’ABC di Sampierdarena).

Tra le curiosità  della Collezione Foco – in mostra da venerdì 11 a giovedì 17 gennaio 2013 alla Mediateca dello spettacolo e della comunicazione - Centro Civico Buranello - Via Daste, 8A c/o via Buranello, 1 Tel. 010.6598101-02Cittadino dello spazio, uno dei migliori film di fantascienza degli anni ’50, The blob-Fluido mortale (1958) divenuto famoso in Italia alla fine degli anni ’80 grazie alla trasmissione Tv curata da Enrico Ghezzi, Destinazione terra (1953) piccolo classico girato a basso costo in 3D e tratto da un racconto di Ray Bradbury, Radiazione BX distruzione uomo (1957) sceneggiato da Richard Matheson, capolavoro pulp sull’angoscia dello stare al mondo, classici dell’horror come La maschera di Frankestein (1957). L’immagine della mostra è ispirata a uno dei più importanti horror del decennio ’50-’59, La notte del demonio di Jacques Tourneur. E ancora in esposizione, scienziati pazzi travolti dalle loro scoperte (L’esperimento del dottor K. – 1958 a cui Croneberg si è ispirato nel 1986 per La mosca) e Konga (1961) dove uno scienziato utilizza uno scimpanzé fatto crescere a dismisura per combattere i propri nemici. Degli anni ’60 sono invece  Il mondo perduto (1960), da Conan Doyle, Base Luna chiama Terra (1964) da H.G. Wells (effetti speciali di Ray Harryhausen) e soprattutto 2001: Odissea nello spazio (1968) di Stanley Kubrick, «il film di SF più inquietante, adulto, stimolante e controverso che sia mai stato fatto» (Il Morandini). Tra i film culto degli anni ’70 in esposizione alla mostra curata da Giancarlo Giraud e Massimo Rubano Zardoz di John Boorman, misto di fantascienza filosofica e cerebrale e L’uomo che cadde sulla terra (1976) di Nicolas Roeg con David Bowie.

 

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