C'era una volta Sergio Leone

Documenti, manifesti, musica e film in occasione dei 25 anni dalla scomparsa del grande regista, avvenuta il 30 aprile 1989, e dei 50 anni dall’uscita di “Per un pugno di dollari”, il primo film western di Leone firmato Bob Robertson in omaggio al nome d’arte Roberto Roberti usato dal padre, il regista Vincenzo, segnò la nascita di un nuovo sottogenere tutto italiano, noto con il nome di spaghetti-western. Rifacendosi apparentemente ai classici della tradizione  americana ne rinnovò profondamente il lessico e diventò un modello di stile per numerosissimi registi, non solo italiani.

Mercoledì 30 aprile 2014 il CLUB AMICI DEL CINEMA rende omaggio a questa indimenticabile figura del cinema italiano attraverso una mostra che comprende più di 100 immagini tra manifesti, poster, locandine e foto per documentare gli oltre 50 film a cui Leone ha preso parte a vario titolo: come regista, sceneggiatore, assistente alla regia e persino come attore (lo vediamo giovanissimo nel ruolo del pretino tedesco in uno dei primi film, Ladri di biciclette). Accanto al materiale relativo ai film da lui diretti, da Il colosso di Rodi del 196 a Per un pugno di dollari del 1964 a C’era una volta in America del 1984 la mostra include quello relativo ai film dei più importanti registi del dopoguerra con cui Leone ha collaborato: Gallone, Camerini, Steno, Blasetti, Bonnard, Soldati, Comencini.

Ci sono anche manifesti e locandine delle numerose collaborazioni – non sempre accreditate – con celebri registi hollywoodiani come Robert Wise: Elena di Troia, Mervyn LeRoy: Quo Vadis, William Wyler: Ben Hur, Fred Zinnemann:  La storia di una monaca, Robert Aldrich: Sodoma e Gomorra. Autore di culto amato e apprezzato a livello internazionale, ha avuto tra i suoi estimatori registi del calibro di Peckinpah (che avrebbe dovuto girare Giù la testa), De Palma, Scorsese fino a Tarantino, che gli hanno tributato innumerevoli omaggi e citazioni nei loro film. Gli spietati di Clint Eastwood è dedicato “A Sergio”. Lo stesso Stanley Kubrick ha dichiarato che senza i film di Leone non avrebbe fatto Arancia meccanica. Il successo dei suoi film aprì nuove prospettive nell’impiego della violenza sullo schermo di cui si giovarono altri registi come Peckinpah.

 

Per il 30 aprile il Club Amici del Cinema si trasforma in “Sala Leone”, con le pareti interamente ricoperte di manifesti. Tra quelli di maggior impatto il mega-poster di 3 metri per 4 per l’edizione francese di  Il était une fois en Amérique,  quello della versione tedesca dello stesso film, firmato dall’illustratore Renato Casaro, e i quattro fogli originali con i protagonisti di C’era una volta il West, Claudia Cardinale e Charles Bronson. La giornata che il Cineclub dedica a Leone inizia alle 18,30 con la proiezione del documentario I SOGNI NEL MIRINO di Luca Morsella  (Italia 2002, 55’) prodotto dalla stessa famiglia Leone che ha fornito prezioso materiale d’archivio, e comprende anche interviste ai familiari, agli amici e ai tanti collaboratori: Carlo Verdone, Robert De Niro, Giuliano Montaldo, Tonino Delli Colli, Eli Wallach. Il tempo di un aperitivo in compagnia, e poi si riprende con alcuni brani dell’intervista rilasciata da Leone al giornalista RAI Giuseppe Cereda in occasione di un ciclo televisivo trasmesso nel 1988. Seguono alcuni spot pubblicitari da lui realizzati per note marche automobilistiche e per la Fondazione Internazionale Luigi Di Liegro ONLUS, e a conclusione sequenze tratte da PER UN PUGNO DI DOLLARI, il primo western di Leone girato in Spagna nel 1964 con un giovanissimo Clint Eastwood come protagonista. L’insolita mostra, curata da Lino Zanellato, avrà come sottofondo musicale le suggestive colonne sonore composte da Ennio Morricone per i film di Leone.

Apertura straordinaria dalle ore 10,30 alle 13 il 1 maggio, possibilità di visitare la mostra fino al 4 maggio con il seguente orario: festivi e prefestivi dalle 10,30 alle 13, feriali dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 alle 19. Ingresso gratuito per i soci, tessera Cineclub 6 euro.

 

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