Giovanni Maria Flick presenta il suo libro sulla dignità della persona: un valore da recuperare

Al Club Amici del Cinema “Elogio della dignità”

Venerdì 15 maggio alle ore 18 presso la sala del C.G.S. Amici del Cinema dell’Opera Don Bosco di Sampierdarena in via Rolando 15, presentazione del libro “Elogio della dignità” di Giovanni Maria Flick.
L’autore sarà intervistato dal giornalista Paolo Lingua e parteciperà al dibattito anche l’editore della Libreria Editrice Vaticana, che ha pubblicato il libro.
Il titolo è impegnativo, ma nessuno come G.M. Flick poteva renderlo più intrigante e allo stesso tempo rigoroso. Infatti Flick è uno dei massimi giuristi italiani ed europei, è stato magistrato, avvocato e professore ordinario di diritto penale, è stato inoltre ministro della Giustizia della Repubblica Italiana e rappresentante italiano nella Commissione Europea per i Di-ritti Umani. Nel 2008  eletto presidente della Corte Costituzionale, di cui aveva già fatto parte innumerevoli volte, è stato poi scelto dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia come suo delegato, a titolo gratuito, al tavolo di coordinamento dell’Expo 2015.
Sono molte le occasioni che Flick ha avuto per osservare, ad ogni livello, i comportamenti dell’uomo di fronte alle vicissitudini della vita e della carriera. «La dignità è valore preliminare a quelli di libertà, eguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia»: questo è il punto di par-tenza del libro. In un momento storico in cui la dignità sembra calpestata in ogni settore, è nostra precisa responsabilità di cercare una strada per superare la crisi dei valori. La dignità va recuperata e in primis la famiglia ha il preciso dovere di guidare i giovani verso quei prin-cipi che possono un domani rappresentare l’essenza della loro vita.   
L’“Elogio della dignità”, nei suoi 18 capitoli, analizza tanti temi, che declinano il tema della dignità di fronte al terrorismo, alla violenza e all’intolleranza, al negazionismo della Shoah, alle degenerazioni dell’economia finanziaria, allo sfruttamento dei più deboli, alla corruzione, ai problemi drammatici del fine vita, ricordando le radici della dignità nelle tradizioni cristiana ed europea e i loro frutti nelle carte costituzionali e nelle dichiarazioni sovranazionali sui dirit-ti umani. Inoltre la dignità deve poter essere la base di quei valori e di quei principi che, in una società dove la corruzione è diventata sistemica, si sono smarriti, fino a che il paese sembra aver abbandonato la cultura  della ragione.
Il libro è un saggio importante, lucido, profondo, capace di descrivere la dignità come una bi-lancia fra i valori e i diritti fondamentali, ma è soprattutto auspicabile come base del costituzionalismo moderno.

 

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