La Cine Playlist di Sergio, Maurizio, Anna, Riccardo, Edoardo




Sergio
Ecco la mia lista, buttata giù di getto:
2001 Odissea nello spazio, Arancia meccanica, La montagna sacra, Moby Dick, Il Decalogo (10 episodi), Tre colori - Film blu, Tre colori - Film rosso, Tre colori - Film Bianco, Onde del destino, Sarà il mio tipo.
Piccolo commento su “Sarà il mio tipo” piccola commedia francese. Rappresenta per me la descrizione di come superare un momento difficile e negativo della mia vita. Per ciò è importante la canzone della colonna sonora “ I Will Survive” di Gloria Gaynor.
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Maurizio
Bella idea questa della lista, anche se faccio fatica a ricordare i titoli, ma farò una lista di film che ricordo per delle sensazioni non so se sono i più belli ma sono quelli che ricordo.
Coffe and Cigarettes, Io sono Lì, Leningrad cowboys, Miracolo a Le Havre, Caramel, Il vento fa il suo giro, Vergine giurata, Via Castellana Bandiera, Delicatessen, L'uomo che non c'era.
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Anna
Sperando di ritornare presto al cinema.
Lezioni di piano, 8 e mezzo, Amanti perduti (Les Enfants du paradis)Colazione da Tiffany, Casablanca, Morte a Venezia, C'era una volta in America, Lanterne rosse, La donna che canta, Birdman.
Ho indicato come primo 'Lezioni di piano' perché collegato al periodo in cui ho ripreso con grande piacere ad andare al cinema dopo gli anni in cui il figlio piccolo non lo permetteva. L'ho amato molto perché film dove i sentimenti si accompagnano alla sensualità e il tutto è sottolineato da notevole musica. Inutile ricordare l'ottima interpretazione.
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Riccardo
Da sempre vostro socio, quando posso vengo a vedere uno dei vostri magnifici film. Vi porto nel cuore e spero non mollerete mai. Grazie anche per iniziative come questa.
Dersu Uzala, il piccolo uomo delle grandi pianure di Akira Kurosawa.
I primo film della mia lista è il film che mi ha veramente segnato la vita, grazie agli insegnamenti universali del suo protagonista, il suo magnifico senso etico e morale, l'amore per la natura, la lealtà e l'ingenuità di un bambino. Non so quante volte l'ho visto, ma senz'altro più di sette o otto.
Ombre rosse di John Ford.
Lo vidi la prima volta da bambino, negli anni 60, quando faceva anche da sigla all'unico giorno nel quale veniva proiettato un film in Tv, il lunedì, se non ricordo male. Due canali, i film erano sempre sul primo, il più importante. Magnifiche le sequenze dell'attacco alla diligenza, ma anche la trama, semplice ma ricca. Neanche questo capolavoro e il successivo "Sentieri selvaggi" , sempre di Ford, riuscirono a farmi detestare i "musi rossi". Ho sempre parteggiato per loro e in seguito per tutti i popoli oppressi dall'invasione dei bianchi.
Novecento di Bertolucci. Magnifico. Manicheo e esagerato, ma fece esplodere definitivamente le mie passioni politiche. Avevo diciotto anni.
Testimone d'accusa di Billy Wilder. Fui terrorizzato dalla vecchia prostituta che mostra la cicatrice a Charles Laughton, ancora oggi vedere quella scena mi fa accapponare la pelle. Ma Billy è puro cinema. Laughton - Dietrich un duello spettacolare.  Meraviglioso.
Il monello di Charlie Chaplin, ma qui non c'è bisogno di spiegazioni.
Il marito della parrucchiera di Leconte. Sensuale e romantico con una bomba, Anna Galiena, e un indimenticabile Jean Rochefort.
Toto les heroes di Jaco Van Dormael. Commovente tragedia carica di umorismo e nostalgia.
Psyco di Alfred Hitchcock. Lo vidi al cinema Alba a Marassi a 15 anni, falsificando la tessera della parrocchia perché era vietato ai m inori di 16 anni. Primo spettacolo, da solo Ero terrorizzato.
A qualcuno piace caldo di Wilder. Spettacolare, con il finale più bello della storia del cinema.
I soliti ignoti di Mario Monicelli. E anche qui non c'è bisogno di spiegazioni.
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Edoardo
Arrivederci a presto, speriamo...
2001: odissea nello spazio (e l'emozione irripetibile di quando, nel defunto Ritz d'essai di C. Saffi, ne ho visto per la prima volta l'indimenticabile incipit), Sentieri selvaggi, A qualcuno piace caldo, Amarcord, Apollo 13, Il buio oltre la siepe, Speriamo che sia femmina, L'uomo che non c'era, Million Dollar Baby, Il Vangelo secondo Matteo

 

 

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