Cine Playlist di Carlo L.
Premessa: stilare una classifica dei dieci film della vita è una impresa ardua soprattutto per chi come il sottoscritto   frequenta le sale dagli anni 60 . Ho deciso di privilegiare 9 titoli che ho visto al cinema nell'anno di uscita inserendo un solo titolo tra i molti recuperati negli anni.
La lista è rigorosamente in ordine cronologico
Cabaret, 1972. Regia di Bob Fosse. Per un adolescente cresciuto a spaghetti western, la visione del film di Bob Fosse ha rappresentato il primo spartiacque della vita da cinefilo. Non ho mai amato le “plurivisioni “ma questo è l’unico film che ho visto più volte nell'arco  di un solo week-end (Cinema Roma di Sestri Ponente i cui locali ora sono una sede degli uffici INPS territoriali.
Effetto Notte 1973. Regia di Francois Truffaut . Della visione del film ricordo che quando si riaccesero le luci a proiezione terminata avevo la bocca aperta dallo stupore. Non mi è successo altre volte nella vita. Un film che amo molto e che ho rivisto questo inverno in un cineforum con lo stesso identico piacere
Amarcord, 1973. Regia di Federico Fellini. Film di Natale di quell'anno, altro che cinepanettoni! L’ho amato da subito e l’ho rivisto più volte al cinema poiché a differenza di altri titoli della lista, ha goduto e gode ancora di una vita in sala.
C’eravamo tanto Amati 1974. Regia di Ettore Scola. Altra uscita natalizia: secondo alcuni critici è il film che (in maniera magistrale aggiungo io) chiude la stagione della commedia all'italiana. I film di questa lista mi rifiuto di rivederli in televisione e quando due estati or sono riuscito a recuperare questo titolo in un arena estiva (in pellicola!) ho provato una emozione rara. Il film non invecchia, baciato oltre che da una sceneggiatura perfetta anche da una prova di attori difficilmente superabile.
Qualcuno volò sul volo del cuculo 1976. Regia di Milos Forman . Il cinema americano anni 1970 ha sfornato capolavori ora difficilmente replicabili. Il mix tra regista europeo, cast stellare e sceneggiatura perfetta ha prodotto uno dei pochissimi film che hanno vinto i 5 oscar principali. Jack Nicholson in una parte indimenticabile ed ormai iconica della storia del cinema
Blade Runner 1982. Regia di Ridley Scott.Titolo d’obbligo per gli appartenenti alla mia generazione. Visto seduto sui gradini del cinema Augustus (ora sala Bingo) in un affollatissimo sabato di novembre del 1982. Entrai a spettacolo iniziato faticando a capire la storia. L’ho rivisto molte altre volte in tutte le versioni possibili ( directors’cut , originale ecc. ) e non mi stanca mai.
C’era una volta in America 1982. Regia di Sergio Leone. Per questo film potrei scrivere un libro a parte poiché è il secondo spartiacque della mia vita. Visto nel 1984 all’Universale (ora negozio di casalinghi) e rivisto dopo poco all’Ideal (ora supemercato). Con gli anni ho letto ogni cosa su questo film senza mai rivederlo al punto di diventare quasi una ossessione. Quando nel 2012 la famiglia Leone lo ha finalmente riproposto al cinema, ho inviato loro una email di ringraziamento con la quale trasmettevo tutto l’amore per questo film. La risposta ricevuta da Raffaella Leone è uno delle punte più alte della mia vita di cinefilo. Doveroso segnalare la più bella colonna sonora di sempre
Parla con Lei 2002. Regia di Pedro Almodovar. Sono da sempre un fans di Pedro e non è semplice scegliere un film tra i suoi capolavori. Parla con Lei l’ho visto appena diventato padre accorgendomi che la mia sensibilità di spettatore era cambiata.  Dialogo finale meraviglioso. Dello stesso regista ho molto amato Tutto su mia madre ed il recente Dolores Y gloria
C’era una volta Hollywood 2019.Regia di Quentin Tarantino.  Se c’è un regista che mi rappresenta questo è sicuramente Quentin poiché, anche per motivi anagrafici, sento Il suo amore cinefilo molto vicino. Ho amato tutti i suoi film ma quest’ultimo, per tutti noi che abbiamo passato giorni mesi ed anni in una sala, è veramente la summa delle sue opere. Ho avuto l’impressione che sia un film fatto per noi, per quelli che si commuovono vedendo i vecchi manifesti dei cinema o che cercano di cogliere tutte le citazioni di cui sono disseminati i suoi film. Visto a Lisbona in originale con sottotitoli in portoghese poiché non sarei riuscito ad attendere l’uscita italiana un mese dopo.
Viaggio a Tokio 1953 Regia Yasujiro Ozu. Non sarò mai grato abbastanza a Giancarlo Giraud per avermi introdotto al mondo di questo meraviglioso regista giapponese grazie alla rassegna del 2016 di sue 6 opere.
Raramente ho percepito una emozione così forte durante una visione di un film che a detta di Wim Wenders è il più bello della storia del cinema.
E concludo questa lista richiedendo di inserire in una prossima programmazione nuovamente la rassegna di Ozu.
 

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